L’aggiornamento delle guide turistiche e dei libri di
storia. È quanto viene chiesto a gran voce dopo la pubblicazione del libro “DalPartenone di Atene al Putthanone di Akràgas” di Raimondo Moncada. I libri e le
guide reperibili nelle edicole e nelle librerie non hanno più
validità perché manche. Non tengono conto delle
nuove straordinarie scoperte raccontate da Moncada.
Nel suo ultimo libro
umoristico, si racconta del ritrovamento di un nuovo tempio nella Agrigento greca (Akragas) dedicato alla Dea
Giumenta, mai considerata dalla storia ufficiale o per
superficialità o per censura. Il tempio si trova, per intenderci, nello stesso loco dove
c’è il tempio cosiddetto di Giunone.
Sono due templi sovrapposti? Per niente. Quella era
la dimora affollatissima della Dea Giumenta e non della casta Giunone. Tutto
questo viene raccontato con scientifico divertimento da Raimondo Moncada. Ai già noti templi di Zeus (Giove Olimpico),
Castore e Polluce (di oscuri), Vulcano, Ercole (Eracle), Concordia, Esculapio, Demetra,
si deve dunque aggiungere quello di Giumenta.
L'area archeologica di Agrigento è ritenuta uno dei siti più
significativi della civiltà ellenica, della Grecia classica e non di quella moderna. Non
a caso il sito akragantino è stato inserito dall’Unesco, nel dicembre 1997, nel Patrimonio Mondiale
dell’Umanità. Sarebbe un segno di disumanità non ufficializzare la vivace presenza della Dea Giumenta che rallegrò un'intiera Magna Grecia.
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