giovedì 6 settembre 2012

Le divinità greche, da Zeus Olimpo a Giumenta l'olimpionica


I Greci, poi copiati dai Romani, venerarono non uno ma tanti dei. Ogni cosa, ogni aspetto dell’esistenza, era posta sotto la loro protezione. Gli dei non si concedevano così tanto facilmente. Si facevano pregare. E spesso non bastava. Volevano gli agnelli in sacrificio. Se gli davi un bue, un caprone, una gallina, se ne accorgevano. Volevano solo gli agnelli.

Raimondo Moncada ha stilato un elenco delle divinità greche, l’unico completo con l’inserimento della dea Giumenta, la dea censurata dalla storia, dai libri e dagli studiosi e persino dai siti Internet, portata alla ribalta con la storica opera “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas”.

Ecco un assaggio in esclusiva frutto dei sudati studi di Raimondo Moncada.
Afrodito, compagno di Afrodite, dio africano delle dita  
Afrodite dea dell'amore, della bellezza, della sessualità, della sensualità, della lussuria. Era detta Venere perché portava le malattie veneree.
Dito, parte della mano divina di Afrodito e di Afrodite. Serviva per indicare divinamente qualcosa o per contare, per infilare l’occhio,  
Dite voce del verbo dire.
Ermafrodito figlio di Ermes e di Afrodite, era un dito mezzo uomo e mezza donna. Nacque ermafrodito per l’indecisione dei genitori all’atto del concepimento.
Asclepio o Esculapio dio della medicina. Disoccupato, diffuse le malattie per lavorare.
Pallade Atena dea della sapienza, della saggezza, della tessitura, dell'artigianato e degli aspetti più nobili della guerra. Detta Pallade o “Du palle” perché annoiava.
Priapo celebre per la sua dote e per le gigantografie a lui dedicate.
Selene dea della Luna. Fu apprezzata per i film a luci rosse.
Demetra, Cerere, dea della terra, dell'agricoltura, della fertilità dei campi. Nei campi di calcio venne usata per fare crescere l’erbetta dopo una partita.
Hestia, Vesta, dea del focolare domestico, casta divinità protettrice della famiglia. Di nascosto si frequentava con dei amanti del focolare domestico e della famiglia.
Zeus, Giove, il Rocco Siffredi dell’Olimpo, padre degli dei, dio del cielo, del tuono e dell’aerofagia.
Era o Hera, sorella e moglie di Zeus, era considerata la regina dell'Olimpo, dea del matrimonio e delle fedeltà coniugale. Da non confondere con “era” imperfetto del verbo essere: io ero, tu eri, egli era. A lei per errore è stato dedicato il tempio di Giunone della valle dei Templi, dimora della dea Giumenta.
Giumenta, dea olimpionica del divertimento, del piacere, del diletto, dei record, della generosità, della gratuità, dell’amore universale così come rivelato nell’opera storica “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas”.

Raimondo Moncada spiega in modo storico e scientifico anche queste altre divinità: Ades, Igea, Apollo, Ilizia, Elettra, Iris, Ermes, Tifone, Fifone, Tritone, Poseidone, Ares, Enio, Nereo, Mormò, Pan, Dioniso, Artemide, Eolo, Latona, Efesto, Urano, Ebe, Egemone, Ecate, Sileno, Diche, Iacco, Iaso, Panacea, Proteo, Forco, Carite, Ceto, Gamelii, Gea, Sabazio, Arpia, Alito, Aliacmone, Armonia, Telesforo, Astrea, Ermanubi o Hermanubi, Eros, Ersa, Etna, Euribia, Eurinome, Phanes, Pothos.  

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