mercoledì 19 settembre 2012

Proteste per il libro sulla Dea Giumenta, si chiudono le ambasciate e a richiesta le scuole


I seguaci della dea Giunone annunciano proteste eclatanti. “Non può essere mortificata così una dea che ha sempre lavorato onestamente”. Le autorità pensano di chiudere ambasciate, consolati, uffici pubblici e di anticipare le vacanze di Natale. Uno studente ripetente: “Speriamo chiudano anche le scuole. Adesso!”. In effetti è una misura che si sta prendendo in considerazione dopo la pubblicazione del libro “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akragas” di Raimondo Moncada. Il libro non è andato giù ai seguaci della dea Giunone defenestrata dal tempio dorico a lei dedicato lungo la Via Sacra dell’antica Agrigento.
Secondo quanto scrive Raimondo Moncada nella sua opera, il tempio di Giunone non è di Giunone. Si parla di dimora della Dea Giumenta, la dea che ivi amò il mondo intiero e dal mondo intiero ricambiata, in un do ut des continuo.
Tante le prese di posizione: “Non è giusto”, “È tutto falso”, “Ridateci il nostro tempio”, “Costruiteci un tempio nuovo, anche abusivo”, “Diteci che è solo satira”. Chiedono il ritiro del libro da tutte le librerie o la ritrattazione di quanto affermato.
Si fanno sentire anche i coloni greci che nel 581 a.C. fondarono Agrigento. Anche loro chiedono il ritiro del libro, ma per altre serie ragioni. “Nell’opera di Raimondo Moncada – hanno fatto sapere tramite un loro legale – c’è una virgola sbagliata”.
Lo scrittore umoristico si dice tranquillo, confortato dallo straordinario successo al Parco dell’Addolorata di Agrigento, con un teatro in delirio

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