giovedì 10 gennaio 2013

Il sesso di pietra nell'età della pietra


Così fan tutte, così fan tutti, così si fa da sempre, da quando Adamo ed Eva si sono incontrati ed hanno scoperto il giochetto. 
In amore non è cambiato nulla, così come non è cambiato nulla nel sesso.
L’uomo e la donna a letto si comportano allo stesso modo da 40 mila anni. L’homo sapiens era anche homo eroticus, si accoppiava per procreare o per il solo gusto di provare piacere. Lo affermano due sociologi spagnoli, Marcos García e Javier Angulo, autori di un libro e curatori di una mostra in Spagna sulla sessualità umana nell’era paleolitica dal titolo “Sexo en piedra”. Alla Fundación Atapuerca di Burgos sono stati messi in mostra murales e reperti dell’età della pietra e del bastone. L'esposizione ricostruisce la vita sessuale dei primi amatori della terra. I nostri antenati si costruivano pure sex-toys con la pietra per provare o far provare duro piacere. Il “famolo strano” non è prerogativa dunque dell’età contemporanea.
Gusti, gesti, pratiche, desideri, repulsioni, posizioni, perversioni sessuali non sarebbero affatto mutati dall’età della pietra all'età virtuale di internet. Non si capisce se con la pietra, nella notte dei tempi, i nostri avi si costruissero pure gli anticoncezionali. Una cosa comunque è certa: gli istinti primordiali si sono sviluppati alle origini ed hanno avuto un’impennata nell’età ellenica, nella Magnaccia Grecia, quando fece la sua apparizione la Dea Giumenta, di cui si parla con minuzia di particolari nel libro “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas” di Raimondo Moncada
Nell'età della pietra si veniva presi a pietrate per amore. Nell'età di Giumenta, anche la lapidazione divenne un piacere. 

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