venerdì 25 gennaio 2013

Milano capitale mondiale di Youporn, Akràgas di Giumenta


Un tempo era Giumenta la più cliccata. Adesso tutti vanno su Youporn, il sito di filmati pornografici gratuiti per eccellenza. E l’Italia, nella pornovisione, si distingue con dignità in una classifica mondiale. Al Bel Paese piace guadare cinema muto sonoro. Gli italiani primeggiano conquistando la vetta delle città più incollate al mondo nel 2012, con Milano e Roma capitali dell'hard vision. Le capitali di Lombardia e Lazio risultano essere capitali anche di Youporn. Milano e Roma sono prima e seconda nella classifica assoluta delle urbi del pianeta con maggiori occhi puntati sui video a trazione anteriore. A seguire, si distinguono Parigi, Londra, Berlino, Atene, Monaco, New York, Città del Messico, Vienna. E' quanto apprendiamo dal sito del Corriere
Nella classifica per nazioni dell'anno di grazia 2012, l’Italia risulta quarta con 391 mila visite. Terza, a pochissima distanza, c’è la Francia (che possiamo battere nel 2013). Al secondo posto, a notevole distanza, si colloca la Germania con 575 mila visite. Mentre prima, quasi imbattibile, c’è l’America o più precisamente ci sono gli Stati Uniti d’America con un miliardo di visite, un quinto delle visite totalizzate lo scorso anno da Youporn a livello mondiale.
Sul Corriere, leggiamo che da quando è nato, nel 2006, Youporn ha totalizzato qualcosa come 93 miliardi di visite. Ciò dimostra l'attaccamento, l'amore dei navigatori per questo genere di arte. 
Un tempo non era necessario militare sui siti hard. Si usava la fantasia, un ritaglio di giornale o un fumetto. Andando indietro nel tempo, duemila e cinquecento anni fa, esercitava nell’antica Akràgas (l’attuale Agrigento), la mitica Dea Giumenta. Il Putthanone di Akràgas, così come era chiamata, risultava essere de visu la più cliccata. Venivano da tutto il mondo per cliccarla dentro il sempre affollato tempio di Giumenta. 
Youporn, sostengono alcuni studiosi, ha le sue origini in quel luogo e in quel tempo. Chi faceva anticamera, in attesa del proprio turno, si poteva vedere gratis la visione di Giumenta all’opera. La dea, infatti, amava lasciare aperta la porta di ingresso. Le pareti dell'alcova giumentica erano poi piene di spioncini (i famosi "oculos") ad uso e consumo dei clienti guardoni. 
La vita e le opere della Dea Giumenta sono raccontate nel best seller di Raimondo Moncada dal titolo “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas”. 

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