sabato 27 ottobre 2012

Ferrari con una donna nuda per far piacere all’India


Una donna nuda, stilizzata, sulle monoposto rosse di Alonso e Massa per lanciare un segnale d’amore e di distensione. Potrebbe essere questa la soluzione per sciogliere la tensione tra la Ferrari e il governo indiano dopo la decisione della Casa di Maranello di correre il gran premio di Greater Noida con la bandiera della Marina Militare italiana in segno di solidarietà con i due Marò trattenuti nel paese dal mese di febbraio.

La donna nuda sulla Ferrari, illustrata nella foto, è l'eccellenza dell'amore. Trattasi della Dea Giumenta, la dea che già duemila e cinquecento anni fa andava dicendo a chicchessia  “Facciamo l’amore nonfacciamoci la guerra”. Nell’antica Agrigento, ove esercitò, vennero da tutto il mondo. Vennero anche indiani e non se ne andarono più. I figli dei figli dei figli dei figli dei figli dei figli dei figli, e via discorrendo, degli antichi indiani che si congiunsero con Giumenta chiedono oggi al governo indiano di ascoltare Luca Cordero e di liberare i due Marò italiani spedendoli a casa dai loro cari prima del prossimo Natale. 
Forza Ferrari! Forza Marò! Forza India! 

Siamo fiduciosi. L'amore illumina i cuori dei popoli. 

giovedì 25 ottobre 2012

Vendere la verginità all'asta per 600 mila euro


Hanno venduto la propria verginità all’asta, via web, in Australia. Per una ragazza brasiliana, studentessa di 20 anni, è arrivata un’offerta di 780 mila dollari (circa 600 mila euro). Per un ragazzo russo, l’offerta si è fermata a soli 3 mila dollari. Della perdita dell’illibatezza come occasione di guadagno, di sostegno agli studi, come opportunità per farsi un viaggio e divertirsi pure, ne parla il Corriere della Sera
La singolare asta dei vergini ha avuto ormai il suo esito. Per chi fosse interessato adesso, non sarebbe accettato. La vendita al miglior offerente è terminata. Lo ha ufficialmente comunicato il sito internet virginswanted.com, che ha anche pubblicato le foto dei due ragazzi con la scritta “venduti”.
A promuovere l’iniziativa, leggiamo, è stata una regista australiana per realizzare un documentario.

Invitiamo i promotori dell'asta a venire ad Agrigento e a realizzare un film sulla nostra Giumenta, l'imbattibile, la Dea che, senza pubblicità, senza internet, si destreggiò con divina abilità con le aste del mondo intero. Di Giumenta, per chi fosse ancora interessato, si parla nell’opera omnia “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas”. 

mercoledì 24 ottobre 2012

Facce di bronzo da tutto il mondo a Londra


C’erano anche tantissime facce di bronzo tra i frequentatori del Tempio di Giumenta dove si esercitava la divina virtù dell’amore. La conferma ci arriva dall’autore del best seller “Dal Partenone di Atene al Putthanone di AkràgasRaimondo Moncada. I nomi di alcune facce di bronzo, che venivano in Agrigento per unirsi affettuosamente con la Dea Giumenta, sono inseriti in un elenco inserito nello stesso libro.
Delle facce di bronzo si è parlato nel mondo accademico dopo la notizia della mostra in corso in Inghilterra, alla Royal Academy di Londra. All’allestimento è stato dato l’emblematico titolo “Bronze”.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 9 dicembre.
Curatore della mostra è David Ekserdjian.
“Bronze” è un viaggio nel tempo e nel mondo. Lo scopo è quello di raccontare cinque mila anni di arte e di tecnica del bronzo, a partire dalle belle facce di bronzo. In mostra teste di uomini, donne e animali; figure in piedi e figure sospese (non sappiamo se ci sono anche malafigure, ma lo stiamo appurando); oggetti decorativi e di culto. Tra i reperti esposti: la testa di re Seute III, rinvenuta in Bulgaria, nell’antica Tracia. Poi c’è la Chimera di Arezzo, capolavoro dell’arte etrusca, proveniente dal museo archeologico nazionale di Firenze. E c’è anche il bellissimo Satiro Danzante, rinvenuto da un pescatore nel Canale di Sicilia nel 1998. Tutti i pezzi vengono da collezionisti privati e da enti pubblici.
Noi ci saremo. Andremo a verificare di persona a London se ci sono anche, come sospettiamo, le facce di bronzo che venivano in Akràgas per la Dea Giumenta e, soprattutto, se ci sono dei pezzi che riguardano la straordinaria Divina.

“Fate l’amore, non il porno”, crociata di Cindy Gallop



“Fate l’amore, non il porno”. Campagna Usa di una disinibita. È il titolo di un articolo pubblicato sul giornale Italia Oggi, sia nella versione cartacea sia anche sul sito on line. Il quotidiano parla di Cindy Gallop, cinquantenne, ex pubblicitaria, una donna che a New York ha iniziato una crociata contro l’emulazione tra i giovani delle pratiche sessuali tastoni voga nel porno così come viene presentato e rappresentato sul web.
La missione di Cindy Gallop è quella di sfatare i tanti luoghi comuni e resettare le false convinzioni delle nuove generazioni educate sessualmente sui siti sexy di internet. Da qui l’appello ai giovani: non imitate meccanicamente quanto vedete nei video porno (dove molto spesso si fanno delle pericolose acrobazie). 
Per portare avanti la sua crociata, Cindy Gallop ha anche lanciato un sito intitolato “Make love not porn” cioè “Fate l’amore, non il porno”. Cindy vuole mostrare che il sesso può essere una cosa molto diversa dai video, tenero e divertente. Le piacerebbe essere una sorta di Hugh Hefner, il fondatore della celebre rivista Playboy e sdrammatizzare, sorridere, ritornando alle origini, alla naturalezza, alla semplicità, alla pura bellezza.

Chissà cosa pensa Cindy Gallop della Dea Giumenta, di colei che due millenni e mezzo fa si divertì e fece divertire, in modo spensierato, regalando nell’antica Agrigento amore appassionato e gratuito a intere generazioni in fila da tutto il mondo. Faremo in modo di farle recapitare oggi stesso il bestseller “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas” di Raimondo Moncada che ne parla con dovizia di particolari.    

domenica 21 ottobre 2012

Giumenta, premio come prima femminista della storia


Individuata la prima femminista in assoluto della storia femminile. È Giumenta, senza ombra di dubbio. A dire la parola fine a una discussione che sembrava non avere fine è la riconosciuta Associazione Internazionale Maschi Uniti e Virili Riuniti. Il prestigioso sodalizio ha pensato a un premio perché a questo mondo premiano tutti e tutti vengono premiati. 

Ma chi è Giumenta?

È venuta fuori con prepotenza, ma senza sgomitare, conquistandosi il gradimento dei soci e dei simpatizzanti dell’Associazione Internazionale Maschi Uniti e Virili Riuniti, grazie alla meritoria opera dello scrittore saggista Raimondo MoncadaDal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas”. Il libro sta avendo uno straordinario successo in tutto il mondo, da est a ovest, da nord a sud, da nord-est, a nord-ovest, da sud-est a sud-ovest, insomma un successo planetario. Chiedono copie in Congo, alle Barbados, alle Caiman, nella Malesia di Sandokan. 
Il riscontro si deve alla protagonista del libro, Giumenta, e all'attività esercitata nell’antica Akràgas. 
L'inaspettata scoperta di Giumenta ha costretto gli studiosi a riscrivere la storia della Magna Grecia e della mitica Valle dei Templi di Agrigento. 
   
L’Associazione Internazionale Maschi Uniti e Virili Riuniti è ora alla ricerca forsennata degli eredi di Giumenta per consegnare l'ambito premio. Un riconoscimento è stato già consegnato a Raimondo Moncada, lo scienziato di archeologia spinta che, dopo scrupolose ricerche, ha portato alla luce una donna dalle indiscusse e indiscutibili virtù divine. 

sabato 20 ottobre 2012

Libri con mille sfumature, tira il filone erotico vastaso


C’è ormai l’invasione delle sfumature. Il porno soft è il genere del momento. L’erotico tira e attira, è contagioso, soprattutto tra le lettrici femminili. Le case editrici si sono buttate a capofitto su quello che Andrea Camilleri definirebbe in lingua sicula "filone vastaso". Il genere è antico quanto il genere maschile e femminile, quanto l’uomo e la donna, come dimostra il bestseller “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas” di Raimondo Moncada, che ha tracciato un solco profondo sula terra, facendo emergere dall'oblio della storia la Dea Giumenta, la dea greca dell'amore popolare.

Ma andiamo all’editoria che ha trovato nell’eros il suo cavallo di troia, cioè di battaglia.
Spopola la trilogia di E. L. James che comprende non una ma cinquanta sfumature e per giunta di tre colori: “Cinquanta sfumature di grigio”, “Cinquanta sfumature di nero” e “Cinquanta sfumature di rosso”. Il trittico è edito da Mondadori. Ma in libreria si possono notare altri volume dei quali, a leggere i titoli, viene pure da ridere. La maggioranza dei libri di successo, intanto, sono scritti da donne con destinatarie donne. Parlano di sesso, di amore, di affetto, di puro o impuro sentimento. 


Per i lettori appassionati di questo spazio, siamo andati a spulciare nel catalogo di una libreria on-line. Cominciamo con "Cinquanta sfumature di rosso, grigio e nero" e poi veniamo colpiti al cuore da un messaggio: “Chi ha letto questo libro ha anche letto…”. La libreria ti suggerisce la lettura di altri testi erotici, facendoti rischiare l'overdose di ormoni. Ed è da questo gioco di indicazioni che ci facciamo guidare nella scelta dei titoli che vi proponiamo come sano invito all’acquisto e alla lettura. Libri che magari saranno innocentissimi, tradendo lo stesso titolo. Ecco una breve carrellata.

- “Sei. Solo. Mia. Dodici piccole sfumature”, di autori vari, editore Harlequin Mondadori;
- “Cinquanta sbavature di Gigio” di Rossella Calabrò, editore Sperling & Kupfer;
- “Diario di una sottomessa. La storia vera di un risveglio sessuale” di Morgan Sophie, editore Bompiani;
- “Alto, moro, affamato”, di Sands Lyndsay, editore Delos Books. Sempre della stessa autrice e per la stessa casa editrice segnaliamo il titolo: “Mordimi ancora”. Sempre della stessa autrice e per la stessa casa editrice ci segnalano “Al primo morso”;
- “Ogni mio desiderio”, di Stella Clack, Piemme editore;
- “Una particolare specie di tentazione” di Savanna Fox, per Sperling & Kupfer;
- “Temptation” Crusie Jennifer, Leggereditore;
- “90 giorni di tentazione”, di Lucinda Carrington, Editore Newton Compton;
- “Giocando col fuoco”, di Sadie Matthews, Nord Editore;
- “Peccato eterno”, di Larissa Ione, Leggereditore. Della stessa autrice e per la stessa casa edtrice è uscito “Estasi eterna”;
- “Sul mio corpo”, di Sonia Rottichieri, Aliberti Editore
- “Le avventure erotiche di una ragazza per bene”, di Lisa B. Kovetz, Edizione Newton Compton. Della stessa autrice e per la stessa casa editrice si segnala anche “Il club erotico del martedì”.
- “Menage proibito” di Lora Leigh, Leggereditore. Della stessa autrice e per la stessa casa editrice è uscito “Istinto animale
- “Segreto incoffessabile”, di Shayla Black;
- “Il macellaio”, di Alina Reyes, Guanda Editore.

Scorrendo il catalogo delle librerie on line, troviamo titoli estremi e comici come “Cinquanta sfumature di sticazzi” di Carla Fergusson Barberini per la Aliberti Castelvecchi; “Cinquanta sfumature di minchia” di Ottavio Cappellani per la Imprimatur Edizioni. Questi ultimi sono titoli che entrano di diritto nelle collane umorismo e satira sociale.  

giovedì 18 ottobre 2012

Comprata due milioni di euro la moneta buttata da Giumenta


Due milioni di euro. Per la precisione un milione 899 mila e 712 euro. I centesimi sono stati abbonati. È stato battuto a quasi due milioni di euro, all'asta di Numismatica Ars Classica di Zurigo, il decadramma agrigentino di Akragas, moneta di 42,42 grammi in argento. La moneta è datata 409-406 avanti Cristo, giusto giusto il periodo d'oro in cui operò la deliziosa e deliziante dea Giumenta. Chissà se è stata la stessa dea, allergica ai soldi, a disfarsene? Accurate indagini scientifiche sono in corso per confermare il sospetto, così come sono in corso complessi calcoli per capire quanto varrà fra due millenni un euro di oggi (qualcuno già dice che non varrà una lira).
Il decadramma di Akragas faceva parte della collezione del petroliere americano Nelson Bunker Hunt. La moneta raffigura una quadriga con sopra un'aquila con un serpente tra gli artigli e sotto un granchio e dall'altro lato due aquile che ghermiscono una lepre. Sarebbero 12 gli esemplari noti di cui sei collezioni pubbliche in musei (Monaco, Cambridge, Londra, Siracusa, Parigi e Lisbona). Era il pezzo forte dell'asta svizzera durante la quale sono state messe all'asta 400 monete, d'oro e d'argento, di origine greca e romana. 
“Il decadramma – leggiamo su Repubblica, in un pezzo a firma del giornalista Fabio Russello – è considerato una sorta di capolavoro dell’arte numismatica: è stato coniato pochi anni prima che la città fosse distrutta dai Cartaginesi nel 406 a. C. Nel 1990, a Sotheby, ne fu venduta una per poco meno di 600 mila dollari e per dieci anni rimase un record imbattuto”.
“L’acquirente del decadramma dell’antica Akragas diventi sponsor della città”, dice il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, in un articolo a firma del giornalista Stelio Zaccaria sul quotidiano La Sicilia. Il sindaco, leggiamo ancora, lancia un appello all'anonimo riccone che ha acquistato la moneta: “Spero che al nuovo acquirente della moneta si possa affidare il finanziamento della tutela dei beni archeologici della città. Noi saremo ben lieti di accogliere il suo aiuto e siamo pronti ad offrirgli la cittadinanza onoraria”.

Secondo quanto si legge nel libro “Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akragas”, il decagramma battuto all'asta di Zurigo potrebbe essere un rarissimo esemplare di moneta akragantina. Duemila e cinquecento anni fa, batteva solo la dea Giumenta, la divinità che appagava senza farsi pagare. Tutta la vita sociale, culturale ed economica ruotava attorno a lei che si dava con generosità senza pretendere nulla in cambio dal mondo che la veniva a trovare. Odiava le monete sonanti. Preferiva solo i sonanti.