
La giornata non lasciava intravedere nulla di buono. Il cielo nero di metteva di cattivo umore. E una tempesta di pioggia che si è abbattuta fin dalle prime ore in tutta la provincia di Agrigento dopo mesi e mesi di siccità e di estate lunghissima scoraggiava anche i fiduciosi cronici come il sorridente e speranzoso Budda tibetano. La domanda sorgeva così spontanea: la gente verrà? Farà la fila? Si strattonerà per entrare? Si raccomanderà per varcare la soglia di Marina di Cala del Sole?
Una scommessa. Alla fine vinta.
Le persone sono venute a piedi sotto la pioggia battente, munite di antifulmini, impermeabili, stivaloni, ombrelli, vestiti anfibi, tachipirine, flebo, antinfiammatori. Un pubblico, prevalentemente femminile, straordinario, ricettivo, partecipe, che alla fine, con mia grande sorpresa, mi ha richiesto l'autografo sul libro. Sorpresa perché ho dovuto imparare di fretta a scrivere e a mettere almeno la x.

Grazie a chi ha voluto prendere l'aereo da Mosca per venire a Licata. Grazie a chi mi ha riempito la casa di telegrammi.
Grazie a chi è venuto con lo yacht, ha posteggiato nel porticciolo turistico di Marina di Cala del Sole di Licata, e ha assistito alla presentazione del libro "Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas" in diretta streaming e sugli schermi giganti.
Grazie a chi ha voluto interrompere i campionati di calcio per paura di non avere pubblico negli stadi e davanti la tv.
Grazie ai due giovani titolari del Caffè Letterario, gli imprenditori, Giuseppe Patti e Alfredo Quignones, per avermi voluto ospitare in un luogo unico che merita grandi fortune.

Grazie al cantautore Cesare Lo Leggio e al chitarrista Tommaso Minacori per avermi voluto onorare della loro splendida musica.
Grazie a Zeus che con i fulmini di ieri, dopo un anno di sole, dico un anno di sole, ripeto un anno di sole, ci ha messo alla prova. E bravo Zeus!
Noto che oggi il sole è ritornato. E bravo Zeus, veramente bravo.
Raimondo Moncada
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