mercoledì 24 ottobre 2012

Facce di bronzo da tutto il mondo a Londra


C’erano anche tantissime facce di bronzo tra i frequentatori del Tempio di Giumenta dove si esercitava la divina virtù dell’amore. La conferma ci arriva dall’autore del best seller “Dal Partenone di Atene al Putthanone di AkràgasRaimondo Moncada. I nomi di alcune facce di bronzo, che venivano in Agrigento per unirsi affettuosamente con la Dea Giumenta, sono inseriti in un elenco inserito nello stesso libro.
Delle facce di bronzo si è parlato nel mondo accademico dopo la notizia della mostra in corso in Inghilterra, alla Royal Academy di Londra. All’allestimento è stato dato l’emblematico titolo “Bronze”.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 9 dicembre.
Curatore della mostra è David Ekserdjian.
“Bronze” è un viaggio nel tempo e nel mondo. Lo scopo è quello di raccontare cinque mila anni di arte e di tecnica del bronzo, a partire dalle belle facce di bronzo. In mostra teste di uomini, donne e animali; figure in piedi e figure sospese (non sappiamo se ci sono anche malafigure, ma lo stiamo appurando); oggetti decorativi e di culto. Tra i reperti esposti: la testa di re Seute III, rinvenuta in Bulgaria, nell’antica Tracia. Poi c’è la Chimera di Arezzo, capolavoro dell’arte etrusca, proveniente dal museo archeologico nazionale di Firenze. E c’è anche il bellissimo Satiro Danzante, rinvenuto da un pescatore nel Canale di Sicilia nel 1998. Tutti i pezzi vengono da collezionisti privati e da enti pubblici.
Noi ci saremo. Andremo a verificare di persona a London se ci sono anche, come sospettiamo, le facce di bronzo che venivano in Akràgas per la Dea Giumenta e, soprattutto, se ci sono dei pezzi che riguardano la straordinaria Divina.

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