mercoledì 22 maggio 2013

Il governo turco: fate tanto sesso, senza puzza e insulti


Una guida ai vantaggi del sesso, un manuale distribuito alla popolazione anatolica, ex ottomana, per stimolare le coppie a fare meglio e di più l’amore. Fa bene, al corpo e allo spirito. L’iniziativa del governo turco ha lasciato un po’ interdetti. Qualcuno credeva che un governo conservatore e islamico non potesse arrivare a tanto. Ed invece a tanto ci è arrivato perché è un fatto normalissimo e non un tabù da nascondere dietro un velo. L’amore lo fanno tutti e si fa da quando l’uomo e la donna si sono incontrati per la prima volta sul pianeta terra.
A far stampare il manuale è stato il ministero della Famiglia e delle Politiche Sociali. Si intitola “Matrimonio e Salute”. Il governo si rivolge alle coppie a cui consiglia di dilettarsi nelle pratiche sessuali con costanza, fantasia e igiene, a beneficio del benessere fisico e mentale dei partner. 
Secondo il ministero turco, innumerevoli sono i vantaggi che una vita sessuale sana porta all’individuo: ossa integre, sistema immunitario più efficiente, forma fisica perfetta. Col sesso ci sono poi meno mal di testa, la vita si allunga e si riducono i dolori mestruali (per le donne, ovviamente).
“I consigli – riporta l’agenzia di stampa Adnkronos – sono semplici, ma efficaci. Nell’accoppiamento, ad esempio, bisogna avere rispetto reciproco e pazienza, evitando però la monotonia e la ripetitività. Il ministero sconsiglia invece di scambiarsi insulti e soprattutto di essere maleodoranti quando si approccia il partner. La cura dell’igiene, si spiega nel libro, è fondamentale per una vita sessuale piacevole. Perciò bisogna lavarsi e profumarsi spesso. Infine un consiglio per ogni età: essere premurosi e farsi tante coccole, dentro e fuori dal letto”.   

domenica 19 maggio 2013

Il Putthanone a Torino con un mare di gente

Un mare di gente a Torino per il libro umoristico "Dal Partenone di Atene al Putthanone di Akràgas” di Raimondo Moncada. Nella capitale piemontese e del regno savoiardo, è in corso la prestigiosa Fiera Internazionale del Libro con fiumi e fiumi di scrittori, lettori, lettrici, stiratrici, obliteratrici, lavatrici: di tutto e di più.

Uscito nell’estate del 2012 in e-book e in formato cartaceo, il “Putthanone” va ormai col vento in poppa.
 Il libro ha sconvolto le conoscenze finora acquisite sull’antichità con una storia che mette a nudo Agrigento di due millenni e mezzo fa e a nudo tutta la Magna Grecia. Dopo lunghi e accurati scavi a mani nude nell’intimità della Valle dei Templi, è venuto alla luce il tempio della mitica dea Giumenta, la dea turistica che ha amato il mondo con generoso diletto.

giovedì 16 maggio 2013

Apre il Museo Archeologico di Sambuca di Sicilia

Aperto nelle sale del settecentesco Palazzo Panitteri, il Museo Archeologico di Sambuca di Sicilia. Nel rinnovato percorso espositivo si ammirano i reperti provenienti dagli scavi effettuati nel Monte Adranone.
Le indagini della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento hanno portato alla luce una città indigena ellenizzata dai greci di Selinunte, difesa da possenti mura di cinta già nel VI secolo a.C, costruita su tre terrazzi su cui si articolano la necropoli, l'abitato e le aree sacre sull'acropoli. Le ricerche sono state condotte dall'ex soprintendente di Agrigento Graziella Fiorentini. Le copiose acquisizioni archeologiche forniscono le basi per l’identificazione della città di Adranon, citata da Diodoro in relazione alle vicende della Prima Guerra Punica.
Una parte dei reperti provenienti da questi scavi avevano trovato spazio, nel 2003, nell'antiquarium dell'ex monastero di Santa Caterina, si presentano oggi incrementate di nuove e significative testimonianze nel Museo di Palazzo Panitteri. Il percorso scientifico è stato curato dall’archeologa Graziella Fiorentini, già Soprintendente di Agrigento, per la cui appassionata attività nel sito di Monte Adranone, ha avuta conferita nel 2003 la cittadinanza onoraria.

L’iniziativa, finanziata con fondi della Regione Siciliana, del Comune di Sambuca e della Provincia Regionale di Agrigento, è stata realizzata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, con il coordinamento generale del sovrintendente Pietro Meli. Il coordinamento tecnico scientifico, l’allestimento museografico e l’armonizzazione è di Bernardo Agrò, responsabile dell’Unità Operativa per i Beni Archeologici. Il progetto scientifico, come detto, è dell’ex sovrintendente Graziella Fiorentini. Collaborazione al progetto scientifico di Caterina Trombi.



Apparati didattici e testi di: Graziella Fiorentini, Pietro Meli, Caterina Trombi, Bernardo Agrò, Valentina Caminneci, Domenica Gulli, Antonino Frenda, Rita Ferlisi.
Redazione scientifica e percorsi didattici: Valentina Caminneci, Domenica Gullì.
Ricerche archivistiche e storico-documentarie: Carmelina Mecca, Paola Giarratana.
Ufficio direzione lavori, esecuzione allestimento ed assistenza grafica: Fabio Santamaria, Vincenzo Cucchiara.
Restauri ed assistenza allestimento: Franco Termine, Calogero Fuca, Antonio Napoli.
Realizzazione allestimento: Provideo, Salefino, “La bottega dell’arte” di Bucceri, Comart, Giglio Renzo Decorazioni,
Gulotta Matteo – Impianti elettrici ed elettronici
Foto ed elaborazioni  immagini: Angelo Pitrone, Manlio Nocito.
Archivio disegni e fotografico Soprintendenza Agrigento: Agostino Friscia, Gaetano Tripodi.

Dall’etimo Akràgas all’evoluzione urbanistica di Girgenti


“Evoluzione urbanistica di Girgenti sul colle monumenti architettonici e loro attuale degrado”. È il tema di una conferenza-dibattito sul Centro Storico di Agrigento organizzato dall’Associazione Culturale Labmura, in collaborazione col Centro Culturale Editoriale Pier Paolo Pasolini. L’appuntamento è in programma venerdì 17 maggio, alle 18.30, in via Atenea, nella sede del centro culturale Pasolini di Agrigento.
Introdurrà e coordinerà i lavori, Beniamino Biondi. Una relazione sarà svolta da Angelo Cutaia. Dopo un’introduzione sull’etimologia del nome Akragas e un breve excursus storico della Citta e delle sue varie dominazioni si giungerà a parlare del Centro Storico, della sua situazione attuale e delle possibili soluzioni da adottare per il recupero. Al termine è previsto un dibattito con domande del pubblico. 


martedì 14 maggio 2013

Studi sugli antichi strumenti musicali nella sonante Agrigento


La mitica e sonante Agrigento capitale di Musica e Archeologia. La città della Valle dei Templi è sede del VI congresso di Moisa, l’associazione internazionale per gli studi sulla musica greca e romana e la sua eredità culturale, e sta già accogliendo studiosi provenienti da tutto il mondo.  L’annuale meeting quest’anno ha scelto Agrigento per condividere e valutare le ultime ricerche nel settore dell’archeologia musicale e per far risuonare, come 2.500 anni fa, gli antichi strumenti, ricostruiti su base scientifica, in base ai reperti e alle iscrizioni del mondo greco. Saranno riprodotti i suoni e le vibrazioni che accompagnavano la lettura dei versi degli antichi poeti, nella patria di Mida, l'auleta agrigentino celebrato da Pindaro nella sua Pitica 12.
Il VI  Meeting internazionale di Moisa, sul tema “Musica, culti e riti dei Greci d’Occidente” si è aperto oggi nell’Aula Magna di Villa Genuardi, sede del Polo Didattico di Agrigento dell’Università degli Studi di Palermo. In programma le relazioni  di Claude Calame, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Centre Anhima, Parigi; di Clemente Marconi dell’Università di New York, di Egert  Pöhlmann, Università di Erlangen; Andrew Barker , Università di Birmingham; Marco Ercoles dell’Università di Bologna; Monica de Cesare e Elisa Chiara Portale, Università di Palermo. I lavori proseguiranno domani, 15 maggio, sempre a Villa Genuardi dalle 8,30, con altri prestigiosi interventi, mentre la sessione pomeridiana si sposterà al Museo Archeologico Pietro Griffo. La Fondazione AGireinsieme, che ha collaborato all’organizzazione, per mano del suo presidente, Salvatore Moncada, Ceo di Moncada Energy, nella Sala Zeus del Museo, consegnerà il Premio Moisa, riconoscimento attribuito dalla Fondazione alla migliore tesi di dottorato dedicata a tematiche archeologiche, iconografiche, filologico-letterarie, teoriche, storico-religiose, storico-artistiche e antropologiche riguardanti la musica greca e romana e la sua eredità culturale. Nel del pomeriggio è prevista la visita all’esposizione tematica “Musica e Archeologia -Immagini, reperti e strumenti musicali nel Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo”, realizzata dal Laboratorio di Archeologia musicale del Polo Didattico di Agrigento, diretto dalla docente Angela Bellia, e realizzato con l’ausilio di un laser scanner 3D messo a disposizione dalla Fondazione AGireinsieme. Lo stesso sofisticato strumento è stato di supporto alle attività del  Laboratorio di Antropologia archeologica del Dipartimento di Beni culturali di Ravenna dell’Università di Bologna, dove la professoressa Angela Bellia sta svolgendo un’attività di Ricerca su alcune sepolture rinvenute a Metaponto, del periodo compreso tra la fine del VI e l’inizio del IV sec. a.C, ed in particolare sulla cosiddetta "tomba del musicista", contenenti resti di strumenti musicali, lyrai e auloi. Il progetto di Ricerca è cofinanziato dalla Fondazione AGireinsieme e i primi esiti saranno illustrati da Angela Bellia nel corso del meeting, nel pomeriggio di domani. Nella giornata conclusiva del VI Congresso di Moisa, che chiuderà le sue sessioni a Villa Genuardi nella mattinata del 16 maggio, a Casa Sanfilippo, dalle 17, è previsto un concerto di Stefan Hagel, dell'Istituto per gli Studi della Cultura antica dell'Accademia delle Scienze austriaca: è l’unico studioso accreditato dalla comunità scientifica internazionale per eseguire le musiche greche giunte a noi su papiro o su pietra, con strumenti ricostruiti grazie alle fonti letterarie e figurative e ai reperti rinvenuti in Grecia e in Magna Grecia. Hagel suonerà l'aulos e la kithara e interpreterà diversi brani tra cui il canto alle Muse e le invocazioni a Calliope e Apollo. In tale occasione sarà anche possibile visitare la mostra di reperti archeologici d’interesse musicale provenienti dall’area del Parco, mai esposti prima d’ora: un’iniziativa voluta dal direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, Giuseppe Parello, e curata da Maria Concetta Parello. Saranno esposti tamburelli miniaturistici, cimbali, strumenti a fiato e frammenti di campane. 

giovedì 2 maggio 2013

Il parco archeologico di Akràgas su National Geographic


Agrigento su National Geographic. Andrà in onda sabato 4 maggio, alle ore 20, su Nat Geo Adventur Hd Italia il primo episodio della serie dedicata all'area di Agrigento del programma "When Patrick Met Kylie: A love of food story", che abbina turismo ed enogastronomia.  Due puntate andranno in onda ogni sabato e domenica sera fino al 25 maggio. Una replica è prevista il martedì dalle 21,30 a partire dal 14 maggio. La serie sarà trasmessa anche da Telelatino in Canada dal prossimo autunno. Le stesse puntate potranno essere proposte su Discovery Asia, nel mese di ottobre, ed essere visibili pertanto su tutto il continente asiatico.
Il programma è stato realizzato con il sostegno della Fondazione AGireinsieme, che già nel luglio dello scorso anno, in occasione del workshop dedicato al turismo "Vision 2020" ha accolto assieme agli studiosi americani del Crest (The Center for responsible travel) anche June Decter di Profilemedia. Quest'ultima, sollecitata dal presidente Salvatore Moncada, si è fatta carico di portare l'immagine di Agrigento nel mondo, attraverso il network di Nat Geo.  Il programma sarà dedicato alle bellezze naturali e paesaggistiche del territorio agrigentino, con particolare riguardo all'archeologia, ai prodotti della terra e dell'agroalimentare. La trasmissione proporrà lo scenario del mare di San Leone grazie al prezioso supporto di Crew Lopez, sul cui veliero è stato possibile osservare il litorale agrigentino; del Dioscuri Bay Palace per il pernottamento; della cantina del Baglio del Cristo di Campobello di Licata per un percorso itinerante tra la storia della cantina e il suo vino.  Sono state apprezzate le tipiche prelibatezze agrigentine alla “Locanda di Terra”, nel cuore di Agrigento, nonché i piatti preparati dallo chef Damiano Ferraro al ristorante Capitolo Primo di Montallegro. Non potevano mancare la visita al giardino della Kolymbetra e la passeggiata nel Parco archeologico della Valle dei Templi.