
Interverranno Mariarita Sgarlata, assessore ai
Beni Culturali; Sergio Gelardi, dirigente generale del Dipartimento Beni
culturali; Gabriella Costantino, direttore del Museo Archeologico Regionale di
Agrigento; il sindaco Marco Zambuto, Maria Immordino, presidente del Polo
Universitario, Lucio Melazzo; direttore del Centro di Gestione del Polo
didattico di Agrigento; Oscar Belvedere, presidente del corso di laurea
magistrale in Archeologia dell’Università degli studi di Palermo, sede di
Agrigento; Ettore Castorina coordinatore dei Poli decentrati dell’Università
degli studi di Palermo e Salvatore Moncada, presidente della Fondazione
AGireinsieme.
Dopo i saluti
delle autorità, i lavori saranno introdotti da Angela Bellia, docente del
Laboratorio di Archeologia musicale, mentre gli studenti dei corsi di laurea in
Beni culturali, Beni culturali archeologici e Archeologia dell’Università degli
studi di Palermo, sede di Agrigento, presenteranno le scene musicali
raffigurate nelle ceramiche attiche ed italiote conservate nel Museo di
Agrigento. Lo studio è stato realizzato con l’ausilio di un laser scanner in 3
D messo a disposizione dalla Fondazione AGireinsieme.
Nel Museo
Archeologico Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento sono conservati, come
spiega la dottoressa Bellia “reperti di interesse musicale, ceramiche,
terrecotte figurate, bronzi, provenienti dai santuari, dalle necropoli e
dall’abitato di Akragas e del suo territorio che costituiscono una preziosa
testimonianza di aspetti della cultura e della società greca in relazione alla
musica. È soprattutto attraverso l’iconografia – aggiunge - che oggi siamo in
grado di conoscere, non solo gli strumenti musicali utilizzati nell’antichità,
ma anche il ruolo di un’immagine o di una scena musicale e le motivazioni che
hanno portato alla sua produzione. Spingendosi oltre il semplice piano
figurativo, è dunque possibile conoscere luoghi e contesti dove la musica
veniva praticata, nonché la funzione rituale e sociale della musica, oltre che
quella simbolica e comunicativa”.
L’esposizione
tematica sarà visitabile fino al 31 maggio e si svolge in un percorso
articolato all’interno delle sale museali, in particolare le sale III
(collezioni vascolari), XI (necropoli), XIV (territorio della provincia di
Agrigento) e XVII (territorio della provincia di Caltanissetta), dove
didascalie appositamente inserite sulle vetrine indicheranno la presenza dei
reperti inerenti la musica.
I lavori per l’esposizione
sono stati coordinati dal direttore del Museo, Gabriella Costantino;
l’allestimento è a cura di Tommaso Guagliardo, Donatella Mangione e Giuseppe
Alongi; i testi sono di Angela Bellia.
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